Liberazione di Sàndor Màrai

Liberazione di Sàndor Màrai

Miei cari amici,

dopo la piccola pausa estiva, con Liberazione di Sàdor Màrai, riapre l’angolo di “libri in pillole”, lo spazio dedicato ai libri, alle nostre letture, e alle riflessioni che ne scaturiscono.

Ricomincio con un piccolo capolavoro che, visti i venti di guerra che stiamo vivendo, risulta più attuale che mai.

E per chi si fosse perso i suggerimenti precedenti…

Le pecore e il pastore

Gomorra di Roberto Saviano

Amos Oz

I cavoli a merenda

Estimated reading time: 3 minutes

Alcuni dettagli essenziali

Autore: Sàndor Màrai

Traduttore: Laura Sgarioto

Titolo: Liberazione

Editore: Adelphi

Data pubblicazione: 2008

Pagine: 162

Prezzo: 16.50 euro

Piccola riflessione iniziale

Ci sono libri che, dopo essere stati letti, per essere assorbiti, hanno bisogno di essere decantati perché immenso è il turbinio di emozioni che ci portiamo dietro. Emozioni che probabilmente non troveranno espressione con le parole, ma che necessitiamo di trattenere per far sì che la lettura non divenga mero passatempo o esercizio ma dimensione vera di un vissuto. Un vissuto che, seppur testimonianza di un passato recente, non è lontano da noi perché tante, troppe, sono ancora le guerre con cui siamo costretti a confrontarci nel quotidiano. Guerre che ci raccontano non solo scontri fra Stati, fra nazioni, ma vite appese ad un filo che agognano la cosiddetta liberazione.

Ma la liberazione esiste? E da cosa? Da chi?

Inoltre…

Esiste la liberazione e la libertà vera?

Erzsèbet, la protagonista del romanzo Liberazione di Sàndor Màrai, ad un certo punto della narrazione, pensa:

“Ma un giorno bisognerà pur mettere ordine. Così non si può vivere. Gli ebrei, i borghesi, i nazisti, i bolscevichi, quest’odio, tutti odiano tutti… No, così non si può vivere”.

Come “non si può vivere” senza soffermarsi sugli eventi che hanno caratterizzato la Storia. E questo romanzo, questo piccolo capolavoro, lo fa: induce a fermarsi, a leggere con lentezza, a riflettere non solo su una città in guerra, ma anche sull’animo umano e sul concetto di liberazione e libertà.

Sintesi di Liberazione di Sàndor Màrai

Sàndor Màrai, con questo romanzo, dipinge magnificamente i dolori e le sofferenze della sua città, Budapest, sottoposta ai bombardamenti americani, assediata dai russi e tiranneggiata sino alla fine dai nazisti al potere. Ricco di dialoghi curatissimi e di riflessioni profonde, viviamo “Liberazione” assieme a tutte quelle persone nascoste all’interno dello scantinato di un palazzo. E’ un romanzo lentissimo come può essere lo scorrere del tempo in uno scantinato di una città sotto assedio, triste come il carico di sofferenza che ognuno dei protagonisti si porta dentro, colmo di speranza di un futuro migliore così come piena ne era Erszèbet, ma con un sottofondo latente di un pessimismo ineluttabile.

Piccolissima riflessione finale

Quel latente pessimismo non può non esserci perché non c’è guerra che non metta sotto assedio le nostre coscienze, la nostra psiche, i nostri stati d’animo e che non ci inviti a riflettere su cosa rappresentano i conflitti.

Libro assolutamente da leggere!