Lo stile narrativo

Trovare il proprio stile narrativo

Miei cari amici di penna,

per chi scrive, ricordatevelo sempre, è fondamentale imparare a essere genuinamente voi stessi. Soltanto cosi ciò che scrivete potrà distinguersi rivelando la vostra personalità.

Ed è sulla vostra personalità creativa che, oggi, ci soffermeremo, perché è essa che caratterizzerà il vostro stile narrativo.

Se avete voglia di addentrarvi nel mondo della scrittura non potete perdervi questi suggerimenti:

Regole di scrittura (creativa)

Caratterizzazione del protagonista

Creare un personaggio

Dall’idea alla trama

Come trovare il vostro stile narrativo

Lo stile, ossia la scelta di parole o di espressioni adatte a esprimere un certo contenuto, è parte integrante, anzi, l’anima stessa di quel “contenuto”.

Chi scrive non ha la presunzione e nemmeno pretende di insegnarvi come esprimervi perché ciò annullerebbe il vostro modo di essere, la vostra personalità.

Quello che invece voglio proporvi è di seguire un percorso che liberi la vostra personalità e, di conseguenza, vi aiuti a trovare il vostro stile narrativo, la vostra cifra stilistica.

Se volete raccontare una storia, dovete farlo con il suo taglio giusto, con le parole e le espressioni adatte.

Il linguaggio è un mezzo d’espressione personale

Di certo, se iniziate a scrivere qualcosa, è fondamentale una certa dimestichezza con la lingua, se non altro per muovervi consapevolmente da una frase all’altra e quindi fronteggiare con le dovute armi il nemico più grande: il timore di sbagliare.

Il timore di sbagliare non è un problema che si risolve velocemente ma, se si vuole portare a termine la propria opera, è indispensabile compiere questo salto di qualità: passare dallo studio della grammatica come strumento impersonale all’uso della lingua come mezzo espressivo personale.

Conoscere le regole per scegliere dove, quando e perché dare il vostro tocco personale: se riuscirete a dare questo passo, a dire esattamente quello che pensate con le frasi che avete scelto fra le tante possibili, ecco che, di colpo, si stabilirà una corrispondenza positiva, un filo diretto fra voi e chi vi legge.

Il lettore potrà conoscervi, anzi riconoscervi, attraverso le parole che avete scelto, cioè il vostro stile. Soltanto in questo modo si attuerà la magica fusione tra stile e contenuto. Soltanto in questo modo potrete trovare il vostro stile narrativo.

Il filo diretto non deve mai venir meno

Senza soffocare la propria personalità, chi scrive deve sempre tener conto di chi è il destinatario del suo sforzo. Quando si parla, ci si rivolge sempre a qualcuno e la scrittura, non dimentichiamolo mai, è una forma di dialogo fra due o più interlocutori.

Se non si possiede uno stile personale, uno stile narrativo proprio, si rischia di annoiare i lettori, come succede a un oratore monotono con il suo pubblico. E questo porta inevitabilmente alla rottura del filo diretto tra chi parla e chi ascolta.

Essere se stessi, trovare la propria voce, la propria cifra stilistica

Non tutti i lettori, ovviamente, possiedono la medesima sensibilità, per cui, anche quando il messaggio è autentico e lo stile appropriato, non ci si può illudere di entrare in sintonia con tutti.

Non essendo possibile stabilire un filo diretto con tutti, si può però almeno acquisire una consapevolezza delle persone a cui ci rivolgiamo e, tenendo presente i loro gusti, aspettative ed esigenze, accordarsi con esse. “Accordarsi” non significa tradire il proprio stile.

Quello che potete fare è prima di tutto essere voi stessi, sviluppando al meglio le vostre doti espressive naturali, approfondendole e affinandole con l’esperienza, sino ad acquisire un vostro personale vocabolario mentale.

Il passo successivo sarà quello di scegliere che cosa scrivere e per chi, indirizzando la vostra narrazione a un tipo di pubblico che possa meglio apprezzarlo.

Come rafforzare la vostra esposizione

Quando si scrive un’opera narrativa, è sufficiente spostare la messa a fuoco da un personaggio all’altro o da una scena all’altra, e il lettore non vedrà l’ora di riprendere il filo là dove è stato interrotto.

Naturalmente, a patto che la vicenda sia abbastanza interessante in sè, altrimenti si rischia di passare da una noia all’altra e allora non c’è stratagemma che tenga.

Se la trama è avvincente, ma soprattutto se è in vista una rivelazione cruciale, non è una cattiva idea pungolare la curiosità del lettore con una piccola digressione. Il trucco sta nel saper scegliere con tempismo il momento giusto per transizioni e digressioni, mantenerle entro certi limiti e inserirle possibilmente nelle situazioni di maggiore tensione, quando cioè il lettore si trova più coinvolto.

Imparare a coinvolgere il lettore, credo, sia uno dei traguardi più importanti per un aspirante scrittore.

E allora impariamo a riconoscere le nostre doti e, soprattutto, cerchiamo di trovare il nostro stile narrativo, la cifra stilistica che ci caratterizza e ci rende riconoscibili. Se riusciremo a far questo, saremo già a metà dell’opera.

E adesso che dirvi se non…

Buona ricerca a tutti!

2 thoughts on “Lo stile narrativo

  1. Bravissima Tina, hai toccato davvero i punti essenziali. Questo articolo sarà utile a tanti scrittori; a me sicuramente, comunque.

    1. Grazie di vero cuore, Patrizia. Felice di sapere che il mio articolo sia utile.

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